L'importanza dell'artista

A tutti i miei amici artisti

Camilleri si definiva "un perfetto impiegato della scrittura": ogni mattina alle sette, lavato, sbarbato e vestito di tutto punto si sedeva al tavolo del suo studio e scriveva.
Modestia e umiltà; dedizione ad un mestiere.
Il coraggio, anche davanti alle giornate bianche, le pagine vuote, i periodi di silenzio o di un'unica parola.

Ma la possibilità di andare dentro e restare sospesi, come in assenza di gravità, in assenza di suono.
Seguendo un'idea, una storia, creando giochi e atmosfere: un mondo che si materializza nelle mani, come aria densa che muta forma coi pensieri, li corregge, li perfeziona, padrona dell'immateriale.

Giocare con l'arte, con unico scopo la bellezza, tanto perfetta da essere intoccabile.
L'importanza dell'artista, occhio che vede oltre il visibile, che tocca e sperimenta la vita al di là del velo e riporta essenze per molti incomprensibili.
L'artista va al di là, impavido, si diverte, è a suo agio nel nulla pieno di materia ineffabile e fluttuante.
La natura lo protegge, bambino puro nel latteo niente, che ha in sé il significato del tutto: l'oltre.
Passiflora

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